Roberto Marin

Tipologia Fondo
SADE, Rete primaria, 15.6.1961 (particolare).
SADE, Rete primaria, 15.6.1961 (particolare).

Tipologia

Fondo

Contenuto

Il fondo è costituito da tre raccolte:
a) Relazioni annuali del Servizio Primario della Sade a partire dal 1916, dalle quale si possono dedurre notizie sullo sviluppo della industria elettrica nel Veneto;
b) Verbali delle riunioni del Comitato Consultivo per l’Energia Elettrica nell’Italia Settentrionale a partire da luglio 1945, dai quali si possono dedurre notizie sulla riorganizzazione dell’industria elettrica fin dall’immediato dopoguerra, e sul progressivo coordinamento delle varie imprese private e municipali;
c) Bollettini dei Comitati Consultivi dal 1956 in avanti, nei quali sono documentati i risultati concreti di tale coordinamento per l’intera Italia, quali erano stati raggiunti al momento della nazionalizzazione”.

Storia istituzionale/Biografia

Roberto Marin nacque a Padova il 30 dicembre 1894 e si distinse negli studi fin da giovanissimo.
Partecipò alle campagne di guerra del 1915-16-17-18 guadagnando la «Croce al merito». Nell’agosto del 1919 si laureò presso la Facoltà di Ingegneria di Padova con il massimo dei voti e medaglia d’oro Sarpi destinata alla migliore carriera di studio dei laureati di quell’anno. Dopo un anno di Assistente effettivo nell'Istituto di Elettrotecnica della medesima Facoltà, iniziò la carriera nella Società Adriatica di Elettricità (Sade) fondata nel 1905 da Giuseppe Volpi.
Nell'arco di tempo dal 1920 al 1940, partecipò attivamente a fianco di eminenti progettisti alla realizzazione di un grandioso piano di sviluppo degli impianti di produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia elettrica.
Nel corso della seconda guerra mondiale, affrontò e superò - come Dirigente responsabile - seri problemi di esercizio e gravi situazioni dimostrando rare qualità di organizzatore, di tecnico e di uomo d’azione. ·
Negli anni del dopoguerra, assunta la responsabilità della Direzione generale della Sade, si dedicò con grande impegno alle opere di ricostruzione - completate già alla fine del 1946 - alla realizzazione di nuovi impianti - linee di trasmissione fino a 230.000 volt per una potenza complessiva di circa 600.000 Chilowatt - nonché all'importantissimo problema della «interconnessione».
A Roberto Marin spetta il merito di essere stato determinante promotore del collegamento in parallelo delle linee di tutte le Società Elettriche Italiane e dell’Interconnessione Generale delle reti europee.
I seguenti incarichi, successivamente coperti come Direttore generale della Sade, Direttore generale delle zone Ex Sade e dal 1964 al 1968, Consulente tecnico dell'Enel, danno un’idea dell’attività da lui svolta in tale campo: delegato italiano nella missione di tecnici europei inviata negli Stati Uniti per conoscere quanto era stato fatto dagli americani nel campo delle reti di interscambio (1949); delegato italiano nel «Gruppo Regionale Austria-Germania-Italia per le connessioni e gli interscambi» (dal 1951 al 1967); delegato italiano nel «Comitato ristretto della ‘Unione per il coordinamento della produzione e del trasporto dell’energia’» (dal1956 al 1967); presidente del «Comitato Consultivo per l'energia elettrica» del Ministero dei Lavori Pubblici (dal 1956 al 1962); presidente del Gruppo di Lavoro del «Parallelo Italiano» (dal1960 al 1962); vice presidente del «Gruppo Regionale per il coordinamento della produzione e trasporto di energia elettrica fra Austria, Italia e Jugoslavia» (dal 1964 al 1967).
L’innata passione per lo studio portò il Marin ad affiancare all’intensa attività tecnico-aziendale anche quella di docente: dal 1931 al 1965, in qualità di professore incaricato presso l’Istituto di Elettrotecnica della Facoltà di Ingegneria di Padova, tenne ininterrottamente regolari corsi di insegnamento dedicati alle telecomunicazioni ed alle reti elettriche.
Tra altri incarichi, sempre assolti con impegno ed alto senso di responsabilità, vanno ricordati quelli di:
presidente e poi consigliere dell’Istituto Tecnico Industriale di Venezia, in rappresentanza del Ministero della Pubblica Istruzione (dal 1948 al 1960); presidente di sezione e vice presidente generale della Associazione Elettrotecnica Italiana (dal 1940 al 1946).
Fu autore di molte pubblicazioni, essenzialmente costituite da libri di testo, memorie su riviste tecnico scientifiche e memorie presentate in Congressi nazionali ed internazionali, che testimoniano una profonda conoscenza dei problemi inerenti al trasporto dell’energia elettrica ed il contributo che portò ad un radicale cambiamento dei programmi di sviluppo delle imprese elettriche europee.
(da C. Di Pieri, Ricordo di Roberto Marin, «Atti dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti. Parte generale ed atti ufficiali», t. CLIV (1991-1992), pp. 83-85)

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