Angelo Minich

Tipologia Fondo
Data cronica
1831-1893
Angelo Minich (Venezia, 30 settembre 1817 – ivi, 28 ottobre 1893)
Angelo Minich (Venezia, 30 settembre 1817 – ivi, 28 ottobre 1893)

Tipologia

Fondo

Contenuto

Il fondo contiene quanto si è riuscito a recuperare delle carte di Angelo Minich, pervenute all'Istituto Veneto, alla morte dello stesso, insieme al patrimonio finanziario e a quello librario. Essendo stati conservati, per oltre un secolo, in modo provvisorio, che ne ha verosimilmente compromesso l'integrità, i documenti sono stati necessariamente riordinati per affinità tipologica e si è arrivati così a individuare sette serie archivistiche. Il fondo contiene, dunque, le pagelle scolastiche del liceo Santa Caterina di Venezia, gli attestati di frequenza e il diploma di laurea della Facoltà di Medicina dell'Università di Pavia, le successive benemerenze ottenute nel campo medico con l'ammissione ad accademie e istituzioni scientifiche, documenti attestanti l'impegno politico dall'adesione alla rivoluzione del 1848 alla nomina a Senatore del Regno d'Italia, una cospicua raccolta di documenti finanziari. Di particolare rilievo si segnala la presenza di opuscoli manoscritti di scienze mediche.

Storia istituzionale/Biografia

Angelo Minich nacque a Venezia il 30 Settembre 1817. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico Santa Caterina (attuale Marco Foscarini) proseguì con gli studi iscrivendosi, nel 1834, alla facoltà di medico-chirurgia di Padova. Il terzo anno passò a Pavia seguendo in particolare corsi di chirurgia, anatomia e ostetricia, ritornato nel 1839 per un breve periodo a Padova, il 14 febbraio del 1840 conseguì a la laurea in medicina a Pavia dove era rientrato per seguire un corso speciale di chirurgia. Pochi mesi più tardi ottenne il diploma di maestro d’ostetricia e sempre nel luglio del '40, conseguì anche la laurea in chirurgia all’università di Padova.
Nel 1841 si spostò a Vienna dove rimase per circa due anni e in cui si dedico allo studio, indirizzandosi in particolare verso il campo dell'anatomia patologica e specializzandosi nelle patologie a polmoni, cuore ed epidermide.
In questo periodo relazionò le sue visite ad ospedali europei, come quello di Londra e quelli in Germania e in Belgio, in un articolo di giornale. Al termine del 1843 entrò all'ospedale civile di Venezia prima tra i praticanti e in seguito come chirurgo secondario. L'anno successivo vinse il concorso al posto di chirurgo delle carceri criminali di Venezia. Tra il '45 e il '47 tenne l'incarico di chirurgia teorica e clinica chirurgica presso la facoltà di Padova. Dopo aver trascorso un periodo tra Parigi e il Belgio nel '48 rientrò a Venezia dove, durante la rivoluzione del 1848-49, si occupò di organizzare il servizio medico militare venendo nominato protomedico militare e direttore dell'ospedale militare di S. Chiara. Terminato questo periodo tornò ad occuparsi della professione privata ottenendo nel 1850 l'abilitazione all'insegnamento della chirurgia pratica e teorica. L'anno successivo fu eletto socio corrispondente dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti ed ottenne la nomina a chirurgo primario dell'ospedale civile di Venezia. Rivestì molti incarichi pubblici come membro del  Consiglio municipale veneziano, della giunta provinciale di Venezia, della commissione sanitaria per Venezia dapprima e per il Veneto; fu inoltre impegnato nella Croce Rossa e in altri vari istituti di beneficenza.
Nel '69 fu eletto membro effettivo dell'Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, ricoprendone dal 1886 al 1888 la carica di presidente.
Già nel 1884 ricevette il pensionamento dall'ospedale civile di Venezia. Spostò da Padova a Venezia la sede del giornale "La gazzetta medica italiana", assunse la direzione di "Provincie venete", nel 1889 ricevette la nomina a senatore del Regno per la XVIII categoria e pochi anni dopo, il 18 ottobre del 1893 morì

Storia archivistica

Il fondo Minich è pervenuto, insieme ai volumi della biblioteca personale, alla morte del senatore Minich, il quale dispose per lascito testamentario che l'intero suo patrimonio fosse consegnato e amministrato dall'Istituto Veneto; benché i libri siano stati, nel giro di pochi anni, collocati in una libreria lignea appositamente costruita in una delle sale del piano nobile di palazzo Loredan, dal 1892 sede dell'Istituto Veneto, le carte personale furono trascurate e lasciate in scatole, dove furono ritrovate nel primo decennio del 2000 e, dopo un primo riordino, collocate in appositi faldoni.

Modalità di acquisizione

Lascito

Criteri di ordinamento

Il fondo, recuperato da un magazzino, è stato riordinato e suddiviso nelle seguenti sette serie: - Carriera scolastica; - Municipalità democratica 1848/49; - Attività medica; - Onorificenze; - Documenti finanziari; - Miscellanea e atti vari; - opuscoli manoscritti di medicina.

Persona

Ente

Inventario