Carlo Anti

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Storia istituzionale/Biografia

Il prof. Carlo Anti nacque a Villafranca di Verona nell'anno 1889 e dopo aver conseguito i primi  studi nella sua città natale, si trasferì a Bologna dove nel 1911 si laureò, per poi diplomarsi alla Scuola di Archeologia di Roma ed Atene.
Brillante archeologo e studioso del mondo classico, compì numerose indagini che portarono ad Attalia in Turchia, a Cirene in Libia ed in Egitto: a partire dal 1928, egli fu Direttore della Missione Archeologica Italiana in Egitto, fu in questa veste che egli coordinò tutte le indagini e gli studi svolti dagli italiani lungo il Nilo. Dal 1930, egli intraprese una serie di successive campagne di scavo e ricerca presso la cittadina egiziana di Umm el Breigat, antica Tebtynis, sita nell'oasi del Fayum.
Nel 1922 ottenne la cattedra di Archeologia presso l'Università degli Studi di Padova, di cui fu in seguito anche Rettore a partire dal 1932 fino al 1943, anni in cui diede avvio ad una serie di grandi opere presso il Palazzo del Bo ed il Liviano, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Dopo il 1943, anno in cui si concluse l'incarico di Rettore, divenne Direttore Generale delle Arti e collaborò attivamente con la Soprintendenza, come peraltro durante tutti i suoi anni di lavoro, anche nel Secondo Dopoguerra. A seguito delle epurazioni, successive alla caduta del fascismo ed alla Seconda Guerra Mondiale, fu costretto ad un lento declino professionale che lo allontanò dal ruolo centrale che aveva tenuto per anni nell'ambito dello studio dell'archeologia in Veneto ed in Italia.

Storia archivistica

Il 9 ottobre 1996, il prof. Luigi Polacco, all’epoca già professore ordinario di Archeologia e storia dell’arte greca e romana nell’Università di Padova e socio effettivo dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, comunicò per lettera al prof. Augusto Ghetti, presidente dell’Istituto Veneto, l’intenzione di consegnare all’Istituto le carte affidategli, qualche anno prima di morire, dal suo maestro il prof. Carlo Anti.
A conclusione della lettera, il prof. Polacco comunicava contestualmente la decisione di aggregare al materiale di Anti anche parte della propria documentazione scientifica.
Di questa iniziativa il consiglio di presidenza dell’Istituto Veneto diede comunicazione ufficiale all’assemblea dei soci nel corso dell’adunanza accademica del 26 ottobre;  successivamente, nella riunione del 23 novembre 1996 l’assemblea dei soci approvò l’auspicio, formulato dal consiglio di presidenza, che il prof. Polacco si adoperasse “affinché le tre sezioni dell’archivio possano essere riunite presso l’Istituto, anche in un futuro lontano”.
Nel dicembre del 2011 è stata firmata una specifica convenzione tra l’Istituto Veneto e il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova allo scopo di mettere in essere una serie di attività di ricerca, di sperimentazione e didattica, volte a promuovere lo studio, la conoscenze e la fruizione del ‘fondo Anti-Polacco’, depositato presso l’archivio storico dell’Istituto Veneto e del quale, nel corso del 2004 era stato realizzato un primo, approssimativo riordino delle carte con la redazione di un inventario sommario della documentazione conservata, sotto la responsabilità del dott. Marcello Brusegan della Biblioteca Nazionale Marciana.
 

Modalità di acquisizione

Lascito da parte del prof. Luigi Polacco.

Persona

Ente

Inventario